Come dico nella mia presentazione, da alcuni anni con mio marito e le nostre cucciolotte siamo entrati a far parte del gruppo famiglie parrocchiale, è una bella esperienza di condivisione e di confronto sia per noi adulti che per i bambini che sono sempre più affiatatio ed aspettano i nostri incontri con grande fervore.
In genere ci ritroviamo una volta al mese, un sabato sera ma spesso per varie esigenze gli incontri si diradano e capita che passano mesi senza che ci troviamo. Mentre i bambini giocano fra loro (sono bravissimi, i più grandi gestiscono e curano i piccoli, giocano, preparano piccole recite per noi adulti, insomma ....si divertono!) noi adulti ci riuniamo per un oretta e mezza. Di volta in volta ogni coppia stabilisce l'argomento, prepara e gestisce la serata. Inizialmente seguivamo le tracce di un libro dedicato appunto a queste serate famigliari ma poi ci siamo spostati sempre più sulla lettura del Vangelo che offre sempre innumerevoli spunti di discussione famigliare.
Ieri sera abbiamo letto dal vangelo di Giovanni un racconto della casa di Betania....questo qui:
Sei giorni prima di Pasqua Gesù andò a Betania, dov'era Lazzaro che egli aveva resuscitato dai morti. Lì gli offrirono una cena: Marta serviva a tavola e Lazzaro era uno dei commensali. Maria, presa una libbra di profumo di nardo puro, molto prezioso, unse i piedi di Gesù e glieli asciugò con i suoi capelli, e la casa fu ripiena del profumo dell'unguento. Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, quello che stava per tradirlo, borbottò: "Perché non si è venduto tale unguento per trecento denari che si potevano dare ai poveri?" Disse questo non perché gl'importasse dei poveri, ma perché era ladro e, tenendo la borsa, portava via quello che si metteva dentro. Rispose Gesù: "Lasciala, che conservi questo unguento per il giorno della mia sepoltura. I poveri li avrete sempre con voi, me invece non mi avrete sempre". (dal vangelo di Giovanni)
Ognuno è stato libero di dire ciò che suscitava in lui la narrazione, sono usciti temi molto belli che vorrei condividere anche con voi:
- in primo luogo ci siamo trovati a scoprire un Gesù che nonostante la sua Divinità si ritrova a cercare l'amicizia di noi uomini comuni (Gesù è mio amico)
- al centro del racconto poi c'e' proprio l'ambiente famigliare che con la presenza di Gesù diventa Chiesa e sacro a tutti gli effetti ( quanto sono importanti le famiglie!)
- Si nota ancora una volta la differenza caratteriale tra Marta e Maria, la prima ligia al dovere, la seconda più contemplativa, sta a noi capire quando nella nostra vita deve prevalere l'una e quando l'altra.
- Maria amava Gesù immensamente tanto da offrire un bene così prezioso per lavargli i piedi. (quanto lo amo io?)
- Ci è piaciuto moltissimo la rappresentazione del profumo che invade la casa, così come l'amore delle nostre famiglie deve pervadere e "contaminare" tutto ciò che ci sta accanto.
- Giuda ha attirato molto la nostra attenzione, se Gesù sapeva che era ladro perché lo teneva con se? Gesù ama veramente indistintamente e senza tornaconto, ama i buoni e i cattivi indipendentemente da ciò che fanno, ama me!
- Giuda poi vorrebbe fare carità con i soldi degli altri (quante volte capita oggi...) si arrabbia per 300 danari e poi vende il Cristo per 30!
- Quando Gesù è con noi? Principalmente durante la Messa, ed è questo un momento nel quale noi dovremmo dedicarci interamente a lui dimenticandoci di tutto il resto.
- Ricordiamoci di chi ci sta vicino, diciamo loro quanto gli vogliamo bene perché come con Gesù domani potrebbero non esserci più.
Chiedo scusa a chi è più ferrato ed esperto di me in questo campo, se ho detto qualche sproposito non era nelle mie intenzioni..... ma mi piaceva riportarvi la nostra serata e magari offrirvi lo spunto per una riflessione....
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